Sessantasei
Hai detto di avermi sentita arrivare, di
aver trovato orme di pane davanti al tuo cancello,
dove altre mani si sono affamate.
Hai detto che sotto la pancia dei pettirossi
stava pure il mio sangue, come li avessi
infilzati con l'indice per sentirne il calore.
Ma non li uccide l'inverno: ti girano intorno
come fossi una cantina in cui il mosto
è stanchezza di vena.
Hai detto che siamo fatti per essere nostri,
che tutto ciò che ci ha avuti, scoperti, ammalati
e mai guariti ci ha preparati al tuo letto.
Ti prego, non tenere più un solo cuscino,
non punire le lenzuola che non ricordi.
E' solo un gracchiare di rami prima dell'autunno
questo tempo che non ha forma: due nuvole che litigano
come spartirsi la burrasca.