Sessantotto

Ho sempre paura di uno sguardo
che quando succede, ha la voglia dell'ago:
mi si infila negli occhi sperando il fondale.
Quasi mai solletica il viso:
che io abbia un ghigno, una cella,
una stiva o un naufragio fra zigomo
e tempia, non fa differenza.
Non è un tuffo quello che non bagna la testa.
Non conosco battesimi asciutti.
Allora mi chiedo cosa mai cerchino
se non sanno trovare.