Settantaquattro

Del mio amore posso dirne subito il nome:
è un respiro, un frullo di ali, la cena che raffredda
a Gennaio, una pausa di ciglia, uno schiaffo già
incolpato di vento.  Del mio amore conosco due giorni,
una paura che muore sul letto dove è caduto l'abbraccio.
Io so che dieci è la nostra bambina tirata fuori una sera
alle diciotto dal cielo a dire i miei ricci e la bocca in pianura del padre.