Sfiorando voci e teste e carte

Si parte dallo sguardo 
giù per la chioma, alfabeto inesploso
dove si accalcano le note dei mattini.
Si parte dalla luce che è quella giusta
da due mandorle scure 
strizza, assapora, assembla
per cogliere fin dove si può cogliere
a gocce il dire, il dare.

Please look me, my dear.
Voulez‐vous converser avec moi?
Ed è una larga idea 
il cerchio che raccoglie
sfiorando voci e teste e carte. 
Riguarda accenti e gesti
desiderati acerbi volti 
‐svegli o voltati dove, 
persi negli arabeschi.

Piccoli fiori 
che dal fondo innaffia 
e dal prodigio estrae corolle in sillabe 
di linfa certa.
C'est très bien. It’s very good. 
Ma sazia, mai.