Poesia
Si sfila di dosso, la pelle
Storie e turbamenti
fragili apparizioni, cancellate.
Venia dello specchio: la verità
a me puoi dirla (sussurrala).
Mai occhiate più dirette ad aprire
pensieri accovacciati
il viso liscio non ha ombre
spezza un copione
di friabili discorsi.
Giù la maschera
(di città chiuse e svagate)
tela di agguati
di sguardi ghiaccioli.
Allo scarto di luce
la fissità
inchioda l’apparire
la pelle si sfila di dosso
tante volte, ultima nel sonno
si perde
si discioglie.