Siamo placido mare

Siamo placido mare che s'arrossa
di un'alba di settembre fra le nubi
che sfumano i colori sopra il cielo
attraverso lo scuro della notte.

Solo la brezza lieve del mattino
scuote un poco il silenzio surreale
fra le foglie di ulivi come chiome
fruscianti come voci sussurrate.

Sulle tegole tracce di rugiada
mentre il crinale sagoma l'azzurro
di un cielo che s'inonda di profumi
di luce e di respiri e di colori.

Solo zirli di merli e un abbaiare
in fondo al bosco fitto di castagni,
sfuma l'estate lenta sopra gli occhi
fra le pergole nude e un nido vuoto.