Sei quì
raggio d'alba che
inargenta le pianure.
Un viaggio
su questo treno
tra pietre nuragiche
vetrina di colori
di carrubi profumati
di tappeti verdi allampanati
che c'inseguono nella nostra fuga
ritornelli di un nenia dolce.
Una rosa s'annida
nella tua bocca
da cogliere
mentre canti poemi divini
impalpabili come l'apparenza
e
siamo lontani
con il pensiero che non avanza
anche gli universi
si dileguano.
Il treno va
tra mimose e corbezzoli
stringerti le mani
è averti sulla pelle
brividi...
come esplosione di razzi
che illuminano la notte.
Le chiome degli alberi
sembrano comete
c'è un brusio di baci tra noi
tanti..
fino a domani.
26 dicembre 2012
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