Mi mancano i tuoi silenzi,
i tuoi occhi dolci e smarriti,
più che le tue certezze.
Mi mancano le tue paure e
l’esili membra da rassicurare.
I tuoi gemiti, i tuoi sussurri,
più che le tue determinazioni.
Mi manca lo strano quesito del tuo sguardo
nell’infinita ricerca nei miei occhi
dell’immensità.
17 maggio 2011
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Stare in mezzo agli altri, adesso, non potrebbe darmi di più dello stare da solo.