Silenzio
Tutto tace...
Dov’è quell’uomo che urlava tanto forte?
Silenzio
Dov’è quella madre narcisa e crudele da cui disperato cercavi solo uno sguardo?
Silenzio
Dov’è il fratello burlone, dal vivere bislacco, col quale cucivi ferite sempre aperte con risate amare?
Silenzio
Dov’è quel padre assente che, con devota ammirazione, non avresti mai voluto essere?....
Silenzio
Dov’è quella sorella, l’unica che sapeva, con dolcezza e ironia, accarezzarti il cuore?...
Silenzio
E una donna, come un Totem, da andare a trovare il fine settimana?
Una donna impressa nelle parole e nella carne di mia madre...
Silenzio
Dov’è il girotondo delle botte, delle urla che usavi per danzare con loro?
Silenzio
C’è solo un uomo, che sembrava forte,
che sopraffava i deboli,
con il vangelo di una tradizione come scusa...
ma era solo un bambino,
che se la prendeva con i fratellini più piccoli,
perché non poteva far nulla contro la grande madre,
o meglio,forse non voleva...
Ti guardo,
oggi cerchi un Dio nelle case che gli uomini hanno costruito per imprigionarlo e sfruttarlo meglio...
Sei stanco e quel Dio non ti guarda,
proprio come faceva tua madre Narcisa...
Ti guardo e vorrei chiamarti,
ma un dolore troppo forte non fa uscire le parole,
nelle pagine di un libro di cui io non faccio parte,
mi tramandi la tua sofferenza,
vorrei chiamarti... "papà"...
Silenzio