Trema il corpo
In posa rannicchiata
Tra le mani
Stringe la testa
Il dolore continua insistente
E la stretta diventa più violenta
Immagini forti
Ornano la sua vista
Suoni indistinguibili
Volano dentro le orecchie
Mille voci
Sbattono contro le pareti del cervello
Le grida sbraitano
Dentro la sua anima
E un’unica domanda nel cuore
"Perché soffrire per una cosa che non esiste?"
Le sigarette fumano
I tiri corrono
E pensa
"Come posso soffrire per una cosa che non esiste?"
Il senso di colpa aumenta
E i diti puntati verso di lei
Si moltiplicano
È peccatrice di soffrire per una banalità…
Ma lei continua a farlo…
14 aprile 2006
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Oscurità
di Kris Cammarata
L’oscurità mi avvolge
Come una calda e accogliente coperta,
nel suo buio infinito mi perdo,(…)