Smanie

 
Smanie di rivoltare il mondo,
di aggrapparsi a spigoli di luna,
di essere dei belli il più bello
mandando a quel paese la sciagura.

Voglie, di bagno in cioccolato caldo,
al fianco dame ricoperte di velluto,
il seno che appena appena sporge
al suono antico d’inatteso cembalo.

Brame di conquistar le terre linde,
di agguantare in un sol colpo il mare,
rinchiuderlo nel prepotente pugno
ed aspettar che ridistenda l’acque.

Sarà, la vita, un nuovo tipo d’aquilone?
Di qua e di là non obbedisce al vento,
di brezze a volte reinventa il senso
e va, sconsiderata va, ad evitare morte.


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Anno di stesura 2007
Poesia pubblicata sul Mensile di Cultura Il Saggio (12/2009)
Premio Genesys alla Cultura XIII Concorso di Poesia Il Saggio‐Città di Eboli