Sofferto tempo
Sofferto tempo di precario inverno
il contatore segna in cifre stanche
i respiri nel sonno
e gira a vuoto spesso
e spesso perdo
attimi di memoria e di allegria
avanzando con passo faticoso
sul margine di me
sulle mie sponde
lungo discese che non so frenare
scivolo verso il greto di un miraggio
ultima sono ad aggrapparmi
al vento
che mi sospinge con i suoi detriti
nel vortice di un arido ingranaggio
fino alla secca di un vicino approdo
rido
perché se piango invano piango
è secco anche il mio fiume
ormai c’è rena
e ciottoli sconnessi di sorgiva
dove l’acqua sgorgava e poi scorreva.