Sogni spenti
Viene il vento
dal lontano oriente,
recando con sé
una melodia,
che sospirando al mattino
io ascolto nella stanza
mia buia.
Si insinua sibillino
da fin sotto l’uscio,
un brusio di foglie
vien dal giardino
in questo sospirato
mattino.
Qui passo gli anni
di questa mia vita
dolorosa, tutti
i miei sogni sono spenti
e i pensieri immensi
tornar volevano
a quei giorni tranquilli,
ma io fui dannato
a rimaner nel mio borgo
natio e giammai
che io lo lasci.
Dalla sua torre
scruto paesaggi immensi.
Eppur, tra le ombre
Di questa mia prigione,
ogni tanto filtra
una luce di speranza.
Con il cuor mio
ancora pesante,
guardo al futuro
sperando che un giorno
quel vento mi porti lontano.