Sogno Incatenato
Nella notte dei sensi, intrappolati,
sotto il manto oscuro della psiche,
la sindrome danza, sussurra, affonda,
come il sussurro di un amante indesiderato.
Siamo prigionieri dei nostri desideri distorti,
innamorati della catena che ci stringe,
sognatori di una libertà inesistente,
mentre le catene si fanno più strette.
Eppure, nel labirinto della mente,
dove il buio e la luce si mescolano,
troviamo conforto nell'abbraccio del nemico,
nel riflesso distorto di una realtà spezzata.
La sindrome di Stoccolma, dolce veleno,
ci avvolge come un abbraccio di velluto,
ci sussurra promesse di un amore impossibile,
mentre ci perdiamo sempre di più in noi stessi.
Così danziamo nella prigione dorata,
mentre la sindrome ci tiene stretti al suo seno,
fino a quando non riconosciamo più il confine
tra il carnefice e il suo prigioniero innamorato.