Solo... io e me stesso
Scrivo, e non m'accorgo di farlo, emozioni stagnanti nelle parole dettate dal pensiero. E non vedo neanche quanta luce si levi da esse, in ispecie al vegliar delle stelle, quando s'illuminan i desii d'amori e di virtù in quelli che del saper vanno fieri. E sono ancora qui in questa nuova notte, dentro il mio vecchio stare, a guardarmi attorno con le angustie a rimbeccarsi, prese da forsenni e rabbie davanti agli occhi miei mentre il cuore batte i suoi ritmi preferiti. Tormenti d'esperienza, che s'infilzano tra loro pronti a far la differenza, a danzare sulla melodia di quei battiti incalzanti e ergersi in un intrigo di spine pungenti, a far bivaccare ancora in queste vecchie ore le afflizioni e i dolori. . Cesare Moceo vecchio ragazzo del 53 Poeta di Cefalù destrierodoc @ Tutti i diritti riservati