Sono salito sul tetto
Sono salito sul tetto
mentre pioveva a dirotto.
Ci son rimasto tutto il giorno
mezzo morto.
Senza pensare a nulla,
a nemmeno una parola.
Ho visto sorgere la luna
come fa tutte le sere.
Mi sono perso una vita,
ma se rinasco
mi perdo un'altra volta.
Le battaglie col rimorso
non le ho mai affrontate,
grandi cazzate
l'arrovellamento del passato
e i pipponi sul papà che ti ha abbandonato.
Sono sceso dal tetto
tutto bagnato,
grazie al cazzo,
stava piovendo a dirotto.
Mi sono poggiato sul divano
a guardare la televisione spenta.
Poi, mi sono allontanato da me stesso,
direzione frigo e bottiglia d'acqua gassata.
Vedevo me stesso sul divano
e mi sentivo distrutto.
Distrutto da una vita
che ancora non è passata.
Meglio pane e marmellata
che una cena gourmet.
Questa poesia
è tutta per te,
caro mio corpo
che porti a spasso
pensieri ed emozioni.
Ritorno dentro di te,
ritorno ad ascoltare canzoni
che mi fanno piangere
che mi fanno ballare.
Mi alzo dal divano
e vado in bagno.
Mi addormento sul water
e sogno me da piccolo in uno stagno:
raccoglievo rane e girini
mentre iniziava a piovere
correvo verso casa e imitavo Altafini.
Ho salutato la mamma
e son salito sul tetto
mentre pioveva a dirotto.
Ci son rimasto tutto il giorno
mezzo morto.