Sono vivo
Parole spente,
negli occhi, invece,
fisse le immagini
di distruzione e di paura!
Tremò, quella inspiegabile calda sera di novembre,
la mia terra e con essa
le mie ossa, scoprendo,
nell’angoscia di quegli interminabili secondi,
che c’era qualcosa di più grande di noi
che uccide e distrugge quello intorno a noi.
Una bestia enorme ed affamata
che, chilometri e chilometri
in profondità, si risveglia ,
azzera
quella difficile solidità con la quale
eravamo cresciuti.
Sfoglie sottili… vite sottili.
Il giorno successivo,
bimbi inconsapevoli ed innocenti,
fra tende prontamente allestite,
correvano, giocando e
donando, così, alla vita
la duttilità, propria
di chi la vita
vuole e deve vivere, comunque!
Le lacrime di chi ha perso tutto
impasteranno la polvere di quei giorni
echeggiano sirene e l’aria
ormai rigida, ci chiamerà a nuovi
immensi sacrifici.
Ad ogni costo
Luciano Capaldo 23 novembre ‘21
Palesi ancora oggi, segni e sofferenze .