Sopravvissuta
alla mancanza di quegli occhi
che vedevano in me
quello che io tentavo
di celare o di smussare,
sopravvissuta
sentendo ancora
un dolore che fa male.
Sopravvissuta
restituendo quello
che mi avevano prestato,
sopravvissuta
contando gli errori
nei miei passi
e lasciandomi andare
alle lacrime
per ogni sogno calpestato,
per ogni incomprensione,
per ogni delusione
avuta e recata.
Sopravvissuta
a certe giornate
di indiicibile solitudine,
sopravvissuta
a un vissuto che non è più,
sopravvissuta
senza guarire,
sopravvissuta
finendo le mie difese.
15 maggio 2024
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