SORRISI
Avessi la forza di rendervi l’emozione dei sorrisi,
avrei imparato a catturare le nuvole, il sole tra esse, il verde, le onde del mare e quel fuoco ocra, giallo e rosso che incendia i miei boschi alla fine di ottobre.
Il sorriso di una donna in amore
è come l’acqua di torrente nel deserto,
come la pioggia all’inferno.
Di tutto quanto posseggo farei falò così da avere solo la pallida sensazione del calore emanato dalle labbra delle donne, quando sorridono.
Perché sorridono con gli zigomi, alti, grevi, rotondi, arrossati. Perché attorno hanno i capelli a cadere sparsi, o cortissimi a donare luce agli occhi verdi come i fiumi, azzurri di mare o neri come il limbo in cui precipitiamo quando non ci fissano.
Così amo e maledico le donne e, in special modo, i sorrisi delle donne perché con loro esse si porgono lievi e infallibili, e ci annunciano il tempo dell’amore, della pelle, degli odori. Quegli odori che, indelebili, ci portiamo a spasso per il mondo a far finta di non aver mai annusato.
I sorrisi delle donne sono bellissime lacrime che lavano le rughe, autentici lampi che illuminano un vivere fatto di misere penombre.
Quando le nebbie si addenseranno io vi chiamerò
e avrò ancora un cielo blu da porre a sfondo delle tue labbra,
morbide e truci… come l’amore.
10/11/2001 Stefano Diotallevi