Sospesi in un tempo che divora (Covid 19)
Nei giorni tutti lisi dalla rabbia
dovrei guardare il cielo per scrutare
sentieri non immaginati ancora
perche il sole o un cirro audace
bastavano da soli a far colore.
Nelle notti scolpite dall’angoscia
dovrei guardare il cielo per scrutare
sentieri non immaginati ancora
perché la luna o qualche stella amica
bastavano da sole a dar calore.
Sospesi in un tempo che divora
si rischia di privarsi di bellezze,
di gusti e di odori dell’ingenuità
già messi nello scrigno dei tesori,
preziose prove di normalità.
Gli aneliti di sempre vorrebbero
adesso farsi largo a gomitate
tra i giganti della cattiveria
per spingere ogni cuore ribelle
ben oltre i confini dell’umana sventura.
*
Roma, 19/11/2020