A volte,
dopo aver scritto dei versi,
mi vergogno
di certe parole azzardate.
Allora,
con il cuore in gola
parlo con la mia coscienza,
chiedendo all'anima
se forse io non sia diventato
un adoratore di idoli
in quei miraggi.
Là, ansante,
a temere la disgrazia dei giorni,
cerco di tenere al guinzaglio
le mie emozioni.
.
Cesare Moceo da Cefalù al mondo 71n poet‐ambassador t.d.r.
22 novembre 2024
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