Poesia
Spartiti (da una donna)
Hai voluto premere a tempoi tasti della mia passione,
e con questi,
mi hai insegnato a suonare
e insieme abbiamo scritto partiture
che io ho eseguito
e nelle quali ho stonato
e mi son persa dove tu mi hai ritrovata
e sono stata felice.
Sento risuonarne le note,
come suono che non è più suono,
che è muto ma canta di te,
nelle notti passate a modulare la voce,
in notturni malinconici e appassionati
al chiaro di luna e le mie lacrime
brillano sulla tua immagine
riflessa da qualche parte nel mio cuore.
Questo canto sì, avrà fine,
a voglio che sia un ad libitum
che duri per tutta la vita.