Speranza e ricordo

Dentro una stanza un tavolo di legno
bicchieri vetrine cassetti pieni
fuori deserto pietre e tanta luce
non si udiva una voce e tutto era fermo
Strade interrotte e fili spezzati
sentieri persi
perché scrivo in versi?
Gli amici in casa,
tu andavi via.
In viso mi leggi
resta, stai qui.
Allora mi chiedi:
– ti fidi del Marocco? –
dico di sì…
perché di te mi fido.
Anche lì era passato un santo.
Mi dai una foto
tu con un’amica a fianco.
Esci di casa, l’aria di fuoco,
ti volti saluti sorridi
dall’ultima volta
ti seguo lontana.
Speranza e ricordo.