Spinge all’improvviso sorto il pensier alla ricerca ardua
del tuo viso che sfuocato è il ricordo tuo e come cancellato.
Perché mi chiedo allor ora m’assale questo tumulto forte?
Perché ombre nere obliate del passato son a ritornar nel tempo ?
perché a un dolor antico e spento nuovo dolore oggi risorge?
Impotente è il voler nostro nullo e perdente nel non dimenticare
quando per oscura malia s’apre alla mente il libro del passato.
12 dicembre 2013
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Un sogno
di Giuseppe Gianpaolo Casarini
Notte di san Lorenzo
una panchina del parco
lì riposa sotto la luna
un mendico e guarda
le(…)