Spiragli

Il torpore del sole,
non rischiara un mattino già vivo;
riverso in un mare di pioggia,
che lentamente vien giù suonando.

La notte passata tra balordi calici
di nettare di perdizione;
è stata preludio di questo mattino uggioso.
Dove animi sfatti;
cercano di ritrovarsi nell’esser’ di se stessi.

Tutto si tinge di una purezza incolore,
che porta via quell’ultima speranza rimasta,
di vivere questi giorni andati come un tempo.

E non si ferma quest’impeto
che viene giù dal cielo;
nel silenzio di giornate oziose;
spiragli; è ciò che ci vuole.

Telmi Mario