Spirito inquieto
Vento...vedo le foglie fremere, sotto l'alito tuo,
bensì, all'udito, non percepisca sussurro,
leggero, quasi silente
e sulla pelle...niente...
non sensazione di sfioramento,
provo, del tuo lieve tormento...
Mare...vedo, dell'onda tua, la schiuma biancastra,
pigramente arrivare e farsi risacca,
seppur flebile sciabordio, non oda, che l'accompagna...
né, tantomeno, dall'acqua salata, mi sento accarezzata...
Brivido...copioso freddo pervade lo spirito stesso,
qui, su questa riva, da dove staccarmi, non posso...
mentre lo sguardo s'allunga all'orizzonte ,
dove cielo e mare paion volersi toccare...
Intanto...ancora, sono immersa ad osservare
questa Terra che, a lasciar, m'accingo...
per costrizione, seguente
al gesto mio, folle e incosciente...
Radici profonde mi legano, tutt'ora,
difficili, da spezzare,
sebbene sia arrivata l'ora,
per me, Spirito inquieto, di dover andare
e lasciare lì, nel gelido liquido, immerso,
il corpo mio...
a cui, nessuno, male ognor può fare,
in quell'acquosa tomba,
nell'immensa profondità del mare...