Spleen di un déjà vu
Ammiccano le matrioske di legno sfregiato
svuotate di sguardo e di bocca
Le sgrano nell'infinita processione
del loro contenersi
liberando vapori di realtà evanescenti
E così, transumano le percezioni
fin sulle asciutte labbra dI un vulcano trascorso
ciascuna a imperlarle di gocce bucate
Si rivela quindi il mio antico déjà vu
ora che il Tutto incornicia un beffardo falso
dalla firma promiscua
e il Niente frattanto insaliva
il torvo lucignolo della sua invidia
È tutto finto, oh sì!
Ma non l'abbraccio blu e il bacio giallo
non il bianco del lenzuolo
e neppure i suoi rossi ricami
È tutto finto, oh sì!
Ma non tu, non io. Noi no.