Stabat Mater
C'è tua madre sotto la croce
Attonita, incredula, stupita
Si dondola e si lamenta completamente svuotata
Come se non avesse più un'anima
Come se le avessero strappato le viscere.
Ripercorre in quegli attimi tutta la tua vita
Chissà quante volte ti ha abbracciato
Ti ha consolato quando eri afflitto
Ha esultato con te quando eri felice
Ti ha visto bambino, adolescente e poi uomo
scacciato, osannato, ascoltato, disprezzato
In cuor suo ha sempre intuito il tuo destino
Ma non si è mai rassegnata ad esso
Non si può pretendere questo da una madre
Ci sono le altre donne sotto la croce
Alcune gemono altre strillano
Consolano Maria
Partecipano ad una tragedia
Di cui forse non comprendono a fondo la portata
C'è Giovanni sotto la croce
Il tuo discepolo prediletto
Il più docile a seguire i tuoi insegnamenti
Ti ha creduto sempre, sin dall'inizio
E mai una domanda, mai un perché
Gli affidi tua madre
E a lei affidi Giovanni e con lui tutti noi
Ci sono anch'io sotto la croce
Un po più distante
Non ho il diritto di starti vicino
Ma sono certo che avverti la mia presenza
Non ho il coraggio di guardarti
Ma invece so che è quello che vuoi
Desideri che io ti veda
Nudo, morente, inerme
Desideri che io sappia
Che cosa sei disposto a fare per amore
Alzo incerto gli occhi e osservo il tuo volto
Il sangue che scende dalla tua fronte
L'ultimo macabro scherzo che potevamo farti
Invece che di una corona di gloria
Ti abbiamo cinto il capo con una corona di spine
Ad un tratto gridi qualcosa
Forse chiami tuo padre
E chinando il capo...
Esali l'ultimo respiro
Il tempo si ferma
Il mio cuore non batte
Avverto in me tutta la profondità del silenzio
Lo sgomento di una vita senza la tua
Piango
Piango per te
Piango per tua madre e per Giovanni
E piango per tutte le croci
Che ogni giorno vengono innalzate nel mondo
Le tenebre avanzano
Coprendo la terra con l'oscurità del peccato.