Stanco, come una musica
suonata da troppi secoli.
Stanco ma ancora in piedi,
come uno ierofante ubriaco.
Pago il riscatto ad errori
fatti anni addietro, fatti
innocentemente, come falena
che tocca la fiamma e muore
del suo medesimo capriccio.
Soffiami via brezza marina,
porta il mio pensiero lontano,
ove la cella corporea possa
infrangersi ed il sogno sia
libero da questo pesante sacello.
Per ora son qui, steso sulla calda
rena, con gli occhi chiusi e il cappello
calato sul naso per non sentire il giorno,
la mente fissa in formalina onirica, stanco!
30 luglio 2014
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Sono sempre stato una maschera, mai un attore. Sul palco della vita mi limito a suggerire.