Stanza a ore

Con le dita,
delineo delle labbra curva d'ambrosia,
sin laddove s'uniscon in un sorriso;
con la punta della lingua,
avidamente le carezzo,
suggendone frattanto 'l nettare d'Olimpo.
Ingorda, della bocca dal sapore prelibato.
Si fa corto alquanto, 'l respir di noi due amanti.
Lingue guizzanti, nonché roteanti,
innanzi a ritrarsi e ad ancor ricercarsi,
in tal sensual gioco stimolante i sensi.

Pian piano, osservandomi,
della camicetta mia slacc'i vari bottoni;
fioriscon due turgidi seni,
nel mentre che lo sguardo mio sorvola e cade,
sovra estranee lenzuola, pur linde di bucato,
in bella posta perfettamente stirate;
avvolgendo un sì anonimo giaciglio,
d'assai storie intriso,
son pronte a esser stropicciate
da corpi anelant'il piacer carnale,
che l'anima fuor dell'uscio han dianzi lasciato.
S'esse potesser parlare... raccontar svariati amplessi,
d'amanti rotolatisi sul letto,
all'uopo di colmar sol voglia di sfrenato sesso.

Troppe volte, s'ea adagiato
chi ha indi comprato menzognero sentimento,
fra, di prostitute e gigolò, illusorie bracci'amorose,
nella fugacità d'un esiguo incontro.
Appar intatto, seppur sfregiato, 'l talamo chimerico,
da tradimenti d'incalliti mentitori
o da falso pudor, indossante vesti virginali.

Coppe in vetro, in bella mostra,
bollicine in bottiglia ghiacciata
e raffinatamente rifasciata.

E noi..
No'innamorati persi, ch'urlare lo vorremmo...
Insensato è l'esser qui, in stanza a ore,
per due spirit'in simbiosi,
anelanti, respiranti, viventi,
'l loro mero amore.