Sto consumando il tempo che mi resta
Sto consumando il tempo che mi resta
come distruggo inchiostro e tele di cotone
scrutando il tuo sorriso per intero
mi sto chiedendo troppe cose
e bacio i tuoi capelli
interrogando l’attimo bastante
il mare resta azzurro anche di notte
solo che è molto scuro e non lo puoi notare
non puoi vedere ali di anatre volare
se guardi sempre il sangue
che mi scorre in basso
al margine estremo del riposo
un panno, un pane,una tazza di brodo
un eclissi di sole a mezzanotte
per chi non alza gli occhi dalle scarpe
e un camminare stanco nello spazio vuoto
la sensazione sconcertante dell’incomprensione
sovraffollando gli equilibri: evade una figura di cartone