Suicidio artistico.

Lei è bella.
Lei è giovane.
Lei è bionda.

Lei è davanti ai binari del metrò a Dinegro.
Gli occhi sbarrati sul monitor degli arrivi.

E' senza un lavoro. Piena di debiti.
La madre alcolizzata. Il padre morto due anni prima di overdose.

Una folata di vento le scompiglia i capelli.
Gli occhi grigio verdi scintillano ai neon.

Ci fosse  Renoir la coprirebbe d'oro per poterla ritrarre su una sua tela.

Ma Renoir non c'è.

Si fa spazio tra la gente in attesa.

I fari del treno bucano la galleria.

Lei fà un balzo.

Uno stridio di freni.

Qualcuno urla.

Il treno è fermo.

I soliti curiosi spingono per ammirare la morte.

Tutti hanno visto e tutti sanno tutto.

Arriva la polizia.

Un vecchio tira un secchio d’acqua sui binari.

Il corpo è già stato coperto da qualche pagina del Secolo XIX.

Ci fosse Renoir griderebbe disperato.

Ma Renoir non c’è.
E ora, anche la ragazza non c’è più.

A suo modo, domani, sarà famosa.

  “ RAGAZZA CON OCCHI GRIGIO VERDI SI GETTA SOTTO IL TRENO.”

Ci fosse Renoir piangerebbe.

Come sto piangendo io.

Hal