Poesia
Sul colle
Quel che venne a dirmi
la tediosa ora e di troppa luce
fu di cuori spezzati ed ubriachi
d'un guerrier dai piedi marci
e pochi passi di cui narrare.
Soppraggiungeva a stento
Percezione,
che lo sguardo assottigliava
senza recar seco meraviglie
ma la disfatta,
di tutt'un navigare.
Convocai pensieri salmodiosi
angoli loquaci della meditazione
eppur quel suono, d'oro e brillante,
parea giacer troppo lontano.
"Affoga pure questo rumore!"
urlai a quella vacuità
ed ottenni balsamo per i miei sonni
e la promessa d'una visione.
Raffaele Prem Kranti Vartan di Ianni