Sul terrazzo del mondo
Ho cercato il mio invito
sul terrazzo del mondo,
dove molti festeggiano
il loro essere in alto a cantare
e a guardare il cielo
dalla parte migliore.
Il mio invito, forse,
l'ho lasciato nella tasca
di una giacca che non più messo,
sarà nell'armadio o sotto le carte
di un vecchio cassetto.
Ricordo a stento di averlo ricevuto,
ricordo che quell'invito
l'ho sempre sottovalutato.
Vorrei salire su quel privilegiato
terrazzo, quando soltanto
qualcuno è rimasto
e scegliere la mia canzone
da cantare,
con tutte le lacrime
e con tutto l'amore
e con il vino brindare
a tutte le scale intraprese,
che portano alla propria magia,
vista da quel terrazzo
tra l'inverno e l'estate.