Sulla Scala di Santa Maria del Monte

Sulla roccia, la Scala si erge,
Santa Maria del Monte la chiama,
In Sicilia, tra terre ardenti,
Un canto di pietra e ceramica.

Centoquaranta e due gradini,
Ciascuno una storia, un segreto,
S’intrecciano con grazia sull’altura,
In un balzo ardito verso il cielo.

Nel mille seicento otto, sorse,
Dalle mani di Andrea Scalzo,
Un’opera che il tempo ricorda,
Con maestria e ardore dipinto.

Ogni piastrella racconta,
Vita quotidiana, passione,
Con mano esperta, colori vivi,
S’animano in mosaico di emozioni.

Geometrie, fiori, animali,
Danzano su questo teatro di terra,
E l’occhio si perde, incantato,
Nel miraggio di un mondo di luce.

Patrimonio dell’Umanità,
Nel duemila e due, l’UNESCO proclama,
Questa Scala, gioiello siciliano,
Fra le meraviglie del mondo si adagia.