Sulle corde di te
E morire d’amore
Fermarsi
fotogramma bruciato
dalle palpebre accese
che si schiudono appena
a sfiorarti la pelle
o un profilo di più
Spaccarsi sui fianchi
a schiantare tremori
lunghissimi
dalla nuca alla terra
e ritorno
se mi sfiori di neve
sulla strada assolata
di me
Mi ascolto
con il fiato spaccato
come goccia riarsa
se mi imbatto in qualunque
respiro
Artiglio
la mia mente avvampata
a graffiare la luce
che frantuma le dighe
tracimando il non so
Stregato
quello sguardo vibrante
tra ingordigia e pudore
a immolare i miei sensi
sulle corde di te