Szymborska

non sapevo come pronunciarti
quel giorno di settembre
quando t’incontrai
sola con un quaderno nero
e i fogli bianchi
che mi fanno scriver storto
ti amai immediatamente
e ho fatto dono dei tuoi versi
sempre e comunque

Ti vedevo correre libera nella parola
come cerva che beve inchiostro
assediando la mia mente
che per un attimo
non sapeva pensare

ti intuivo
forte nella tua vendetta blu
con la penna tra le dita
e il sorriso sulle labbra.