Poesia
TRe Cento sessantacinque
L'orologio e' malato, i minuti rinsecchiscono sul vecchio pendolo a guardia del corridoio . Nonna, non urtare la spalla della panca , sembra stesa li' appositamente a tendere il suo agguato legnoso. Muovi dritti i piedi nella guaina delle pantofole, la cucina e' la bocca perfetta dove stanno seduti i tuoi denti migliori. Nonna io nel tuo specchio arrivavo appena, ma mai sono stata più bella di quei giorni bianchi d'inverno.