Te l'avevo detto…
Tra le pieghe del tempo,
Un'eco risuona,
Un monito sussurrato,
Un presagio avverato.
"Te l'avevo detto,"
Proclamano i lungimiranti,
Con arroganza rinfacciano,
Un trionfo esuberante.
Le loro parole pungono,
Come spine acuminate,
Un senso di amarezza infondono,
Nelle anime frustrate.
Ma chi ha il diritto di vantare,
La propria lungimiranza?
Quando il futuro è incerto,
E la sorte è una danza?
Forse è solo presunzione,
Mascherata da saggezza,
Un'illusione di superiorità,
Che acceca la mente e la prudenza.
Meglio tacere e osservare,
Con umiltà e rispetto,
I capricci del destino,
E il fluire del tempo.
Ogni istante è un dono prezioso,
Un'opportunità da cogliere,
Non un trofeo da ostentare,
O un motivo per deridere.
La vita è un viaggio incerto,
Pieno di sorprese e inganni,
Non un puzzle da risolvere,
Con arroganza e vani affanni.
Quindi, quando il futuro dispiega le sue ali,
E i presagi si avverano,
Ricorda che la vera lungimiranza,
Non risiede nell'arroganza,
Ma nella compassione e nell'empatia,
Nel rispetto per l'ignoto,
E nella gratitudine per ogni giorno,
Vissuto con cuore devoto.