Una primavera bruca nella piazza
e sorge un secolo fra due insegne.
Galleggia nell’alba
qualche colore, scopre vie di fuga
dimenticate dagli sguardi.
L’ora meno calda mescola caffè
e pagine voltate.
Altre frasi sparse sul bancone,
sgranano un futuro prossimo
di sigarette fumate fuori,
freni sui binari, versi d’ungulati.
Miagolano delle porte,
qualcuno, fermandosi, finge dei ritratti.
29 gennaio 2016
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