Tempo
Non lo senti arrivare,
non lo vedi nel grande sorpasso,
e poi l’osservi, per tutta la competizione ,
sempre e solo da dietro.
È la "taglia" della propria vita.
È credenza percepita e dimensione accettata.
È un dubbio, una beffa e una dimora fissa.
È un servo che non serve. È ispirazione fulminante ed esperienza in prestito.
È l’osservatore dei rimpianti e il guardiano dei ricordi.
È il responsabile della grande fuga e del “saggio passaggio“. Nasce con un progetto definito, a volte si trasforma in un riassunto copiato,
ma se sopravvive alla morte diviene un ricordo infinito. È l’appuntamento .
È il caos muto.
È la fermata.
È IL LIMITE.