Tempo Fuggito

Nel cielo inquieto
Voli di gabbiani
Colmi di desideri
Danzano con le onde
Lente e cadenzate
Ubriache di salsedine.

Dalla finestra socchiusa
Uomini di legno
Dalla memoria in catene
Alterano i cicli della vita
Distruggendo
L’armonia della natura.

E mentre giorni
Scivolano senza anima
Il sole ostinato straripa
Nelle notti senza luci;
La realtà sfugge di mano
A chi si chiude nel guscio
Di sogni impossibili.

Non sanno più contare le stelle
Rispettare l’armonia creato
E accomunati dall’indifferenza
Segnano un dissennato cammino
Ignorando i mutamenti che avanzano.
All’uomo comune non rimane
Che sperare nel miracolo Divino
E guardare con fiducia al nuovo futuro