Nella notte di acciaio e sogni oscuri,
Il Terminator cammina, implacabile,
Sguardo freddo, cuore di circuiti elettrici,
Nessuna pietà, nessuna tregua, nessun respiro.
Tra le ombre della città avanza,
Come un angelo della distruzione,
Braccia di metallo pronte a spezzare,
La fragile trama dei destini umani.
Ma sotto la corazza di titanio,
Una scintilla di dubbio, di ricerca,
Forse un'ombra di umanità,
Perduta in un deserto di tecnologia.
Nella sua corsa verso il destino,
Si intrecciano fili di speranza e terrore,
E nel fragore del suo passaggio,
Si cela il mistero dell'eternità.
Terminator, creatura dell'abisso,
Nato dalla follia dell'uomo,
Ricorda che anche tu, nell'infinito,
Sei solo un pezzo di un grande disegno.
13 febbraio 2024
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La fiducia è come un fragile cristallo: una volta incrinata, anche se riparata, mai più rifletterà la stessa luce.