Intrappolata in una stanza claustrofobica
vorrei scalare una montagna
e gridare in faccia all'alba il mio dolore
per una persona che ho perduto,
per timore, per abitudine.
Ho perso, da tanto tempo,
e me ne rendo conto solo ora.
Lacrime improvvise, per quella fitta acuta;
mano sapiente, spero di ritrovarti.
Perché tu possa guidarmi, seppur da lontano.
Alla mia cara prof
6 ottobre 2008
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