Ti ricordi quando da piccoli ...
Ti ricordi quando da piccoli si giocava a nascondino?
Magari a casa, ché fuori pioveva. E ci si metteva dietro le porte.
Dentro gli armadi. Sotto al letto. Ti ricordi?
In attesa. Col cuore grosso. Senza respirare.
(Beh, piano... si respirava piano.) Quatti quatti...
Che quando arrivavano a trovarci si girava la testa dall'altra parte.
Devi guardarmi, se no non vale! Non vale! Non vale!
Occhi negli occhi. Così ci si trova. Così.
Ecco. Oggi non mi voglio far trovare.
Da nessuno.
Giro gli occhi di lato.
Non puoi fare tana se non ti guardo.
E non ti guardo. Non ci sono.
Sono altrove.
Sul tetto del mondo.
E mi sporgo.
Visto da qui, anche il mare più inquieto
appare fermo.
Un piccolo lago piatto.
Non arriva il tumulto.
E non so. Non voglio sapere
se c'è.
S'è steso un filtro di pensieri pallidi,
estenuati,
come una vecchia tenda di pizzo antico
tra me e la burrasca.
Mi protegge il cuore. E gli occhi.
Attutisce i suoni.
Dormirò un po' qui, adesso.
Solo un po'. Va bene?