Torna a Surriento
Smisi di vivere
quando ti vidi triste,
seduto su quella panchina,
di fronte al golfo di Sorrento.
Osservavi l'orizzonte vuoto.
Il tuo viso, aveva i segni del dolore.
I tuoi occhi, si confondevano con le lacrime.
E tu, rannicchiato come un vecchio,
triste ricordavi, i suoi occhi,
il suo viso, la sua immagine.
Così affranto,
non ricordo d'averti mai visto.
Così morto, non ricordo... No!!
Avvicinandomi,
vidi la vera sofferenza,
il vero dolore.
Tu piangevi
e non riuscivi a dir nulla.
Io ti osservavo
e con te conobbi la tristezza.
Mi sedetti al tuo fianco.
Com'era triste quel silenzio,
in quella sera d'autunno.
<Omaggio a due personaggi che hanno dato un senso alla canzone napoletana e anche a quella italiana: A Ernesto e Giambattista De Curtis>
Inedita, 11/10/2012