Tra cielo e mare
Come un'onda che s'infrange tra le rocce, che affilate, sferzano i loro colpi sulla dolce spuma nebbiosa,così vivo.
Tra cielo e mare, ci divide l'orizzonte,costretto da un destino beffardo, a rincorrerti e a non prenderti mai.
Incosciente illusione,che ti prendi gioco della mia condizione, concedi un po' di clemenza a questi occhi che di fiducia bruciano ardenti.
E tu alba,e tu tramonto,che ingannate il tempo col vostro splendore, avidi degli sguardi dell'uomo,concedetemi un raggio per potermi aggrappare.
Gabbiano,Mercurio traditore,che vivi così come si vorrebbe, padrone dell'acqua e dell'aria,che mai concedesti udienza alle nostre parole,adesso aspettami altrove.
Nessun, fu più maldestro di te,distratto Creatore.
Ed io son qui,tra cielo e mare, ad attender la pioggia per ritrovare l'estate.