Tra le allegre parabole dei giorni (Io poeta?)

Scrivere,
tanto da essere "orgogliosi"
della propria ispirazione
mescolata alla propria timidezza,
quasi a accettarsi
nella rassegnazione dei vinti;
là,
la poesia diventa
entusiasmante autocompiacimento
per coloro che,
depressi dalle sconfitte,
vanno in cerca di intimi miti,
e forse anche di vittorie
che potessero annunciare
a qualche insipido sapiente,
grandi visioni di fantasia.
.
Cesare Moceo quasi 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r