E' quello stesso dolore,
come reliquia
della mia sofferenza,
che torna a infrangersi
nelle mie mani.
Chinata in un abisso senza fondo,
eterno, nero come il nulla
vedo, levarsi un dopo l'altro
volteggianti spettri beffardi
e accresce la mia collera.
Un desiderio di vendetta...
Ma, come vendicarsi della vita?
Non rispondeva già più
alle mie domande.
Così, non ne rivolsi più.
6 marzo 2006
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E'terribile!
Realizzo di non essere programmata!Vorrei tanto cucinarmi quel piatto speciale di quella volta... E'che quando non ho fame, non penso al cibo, quando invece ho fame, non ho la pazienza di aspettare!