Tra rampicanti d’ombra e liturgie

(Eloisa nel monastero di Argenteuil)

 

Il silenzio del chiostro ha la tua voce e il tuo profilo mi sorprende alla spalle a ogni colonna.

Nell’ombra della cella il tuo respiro tormenta le passioni pendenti dalla croce ove indomata va languendo la creta palpitante custode di tue impronte.

Tra rampicanti d’ombra e liturgie zampillano memorie a mantenere ardente la mia sete mentre in acque stagnanti di rimpianto si riflette la luna.

Disperano salvezza le mie preci e di colpa innocente espiazione colpevole i miei giorni.